Vomitando arcobaleni…

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Comincio dicendo che aspettavo da tanto, tantissimo tempo di avere l’opportunità di sproloquiare su 07-ghost! Ora che ce l’ho avuta, mi spiace per chi dovesse leggere, perché credo che la cosa assumerà contorni bimbominkieschi fin da subito! *-*

Chiedo scusa in anteprima, ma quando qualcosa mi piace, divento così! ç///ç

07-ghost è un manga venuto fuori dalla sapiente testa di Yuki Amemiya e dalla brillante matita di Yukino Ichihara. Un connubio rivelatosi a dir poco perfetto!

In questo manga, azione e avventura si mescolano bene, eppure le sfumature indicano che non si tratta affatto di uno shonen. Tutt’altro! 07-ghost può a buon diritto essere proclamato josei, o addirittura shonen-ai. Josei, perché sì, è sicuramente rivolto molto più a un pubblico femminile che maschile, e perché tratta argomenti che un normale shojo non potrebbe trattare. E shonen-ai, perché sì, c’è un legame talmente forte tra i due protagonisti, entrambi uomini, che si potrebbe parlare tranquillamente di amore (“shonen” significa ragazzo, mentre “ai” significa amore), ma attenzione! Il bello è che non c’è niente di esplicito e molte sono le voci contrastanti che si sforzano di vedere 07-ghost come un semplice shonen.

La storia si rivela intricata e ammetto di essere stata una temeraria in questo. Ma passiamo agli aneddoti che mi legano a 07-ghost!

Ero alla fiera del Romics 2011 e una pila di volumi di 07-ghost n°1 se ne stava lì allo stand della Panini, in attesa di essere notata. Per l’occasione della prima pubblicazione in Italia, ogni volume costava solo 1,99.

Prima che dal prezzo, ricordo che rimasi affascinata dalla copertina, in cui comparivano un ragazzo aggrappato ad un uomo piuttosto bello.Immagine “È uno shonen-ai” fu il mio primo pensiero, l’unico che avrebbe potuto attirare la mia attenzione al 200% (LOL). Ne presi in mano una copia e la cominciai a sfogliare. Poi fui assalita dalle solite domande da senso di colpa: “Lo prendo o no? Ma costa solo 1,99. Ma se poi lo inizio e voglio continuarlo? No, non posso proprio.”

Ricordo di aver girato per la fiera avanti e indietro, sempre soffermandomi su quello stand della Panini, ancora indecisa. Ma era un richiamo, un maledetto richiamo insistente. Così alla fine, prima di andare via, lo comprai.

Cominciai a leggerlo e il primo pensiero fu “ma di che diavolo si parla?!”. Diciamo che fu un primo impatto burrascoso! La storia risultò intricata fin da subito, fin da subito comparivano buchi neri e domande, che per un primo volume non sono il massimo e che scoraggiano da subito i più prudenti (ma io, per fortuna, prudente non lo sono :D).

Andando avanti, il tutto, per quanto ingarbugliato fosse, mi prendeva. Si parlava di un ragazzo, Teito Klein, cresciuto in accademia militare come “macchina da guerra”, senza alcun ricordo del proprio passato, eccetto che per qualche frammento. Un primo volume davvero caotico, dove quello stesso ragazzo, a causa di strane circostanze che gli restituiscono un altro frammento della sua preziosa memoria, riesce ad individuare nel proprio generale, Ayanami, l’assassino di suo padre (padre che Teito non ricordava di aver mai avuto). Conseguentemente a ciò, Teito verrà poi imprigionato e salvato dall’amico più caro, Mikage Celestine.Immagine

Nella lesta quanto caotica e convulsa fuga dall’accademia, Teito si imbatterà in alcuni vescovi – uno dei quali Frau, con cui fin da subito Teito instaurerà un profondo legame – che lo salveranno e aiuteranno. Ma cosa nascondono questi bellissimi e divertentissimi vescovi, ognuno strambo a modo suo? Chissà! 😀

Finito il primo volume, restai un po’ perplessa. “Gli do fiducia acquistando il secondo volume, oppure no?”

Ma sì, gli ho dato fiducia! Non mi pentirò mai della mia scelta.

Non racconto altro sulla trama, non racconto gli sviluppi, poiché odio spoilerare cose, però ad oggi, dopo più di un anno dall’uscita italiana, al quattordicesimo volume appena finito di leggere, posso affermare con certezza di aver trovato IL manga del mio cuore.

07-ghost non è mai banale. Sa mettere di buon umore, e poi sa far piangere, toccando in profondità argomenti delicati. C’è dolore, c’è disperazione e c’è morte. Tragedia e mille difficoltà. Cose con cui l’essere umano si confronta sempre. E poi c’è la speranza… L’amicizia, l’affetto, l’amore. La risalita, la resurrezione dalle proprie ceneri.

In 07-ghost c’è tutto questo, e di più. C’è un mondo da scoprire e ci sono personaggi, tutti di forte spessore psicologico, sia i buoni che i cattivi (ma la linea è sottile e dipende sempre dai punti di vista), da capire e amare. ImmagineAncora oggi non riesco a trovare un aggettivo che da solo possa esprimere ciò che 07-ghost è e vuole essere. Ed è per questo che lo consiglio vivamente a chiunque ami evadere, anche se per poco, dal logorio del grigiore quotidiano. ❤

Detto questo, dopo aver vomitato arcobaleni pensando a 07-ghost, vi saluto con amore! 😀

EmJay**

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